Ferrovia Velletri-Sezze-Terracina
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Note Tecniche

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  Velletri – Sezze Romano – Sonnino – Bivio Sonnino - Capocroce  

Apertura           27/05/1892

Chiusura           13/08/1927

Altre date         27/05/1892  apertura da Velletri a Terracina sul tracciato Velletri – Sezze Romano – Sonnino – futuro Bivio Sonnino – Capocroce – Terracina.
01/07/1905  passaggio gestione da Rm FS 17/07/1922  apertura del tronco della Direttissima Roma – Napoli da Formia a (Priverno Allacciamento) ed apertura del raccordo Bivio Sonnino .
13/08/1927  apertura del tronco di Direttissima (Priverno Allacciamento) – Sezze Romano ed inizio servizio della nuova stazione di Priverno+Fossanova; apertura della variante Sonnino - Priverno+Fossanova – Capocroce che consente l’ingresso nella nuova stazione; chiusura del tracciato Bivio Sonnino – Capocroce
28/10/1927  chiusura del tracciato Sonnino – Bivio di Sonnino - (Priverno Allacciamento). 1944  interruzione del servizio per danni di guerra.

31/12/1946  riattivazione del tronco Velletri – Norma+Ninfa e Sezze Romano - Priverno+Fossanova.
04/05/1947  riattivazione del tratto residuo tra Norma+Ninfa e Sezze Romano.
01/02/1957  chiusura da Velletri a Priverno.
07/10/1958  decreto di soppressione della Velletri – Priverno.
01/01/1986  soppressione della Priverno – Priverno+Fossanova.
Raggio minimo      250 m
Pendenza massim    25 mm/m
Armamento          singolo
Lunghezza          66+253
Esercente          Fs
Posti di servizio    0+000   Adelr  Velletri

 

                     5+---   F      Catalini

                    10+6--   E      Giulianello+Roccamassima

                    13+---   F      La Buzzia

                    17+0--   E      Cori

                    20+0--   F      Torretta Corana

                                    [ex Cisterna di Cori]

                                    [ex Cisterna (Corana)]

                    25+2--   F      Doganella

                    28+7--   El     Norma+Ninfa

                                    [ex Ninfa+Norma]

                                    [ex Ninfa]

                    31+2--   E      Sermoneta+Bassiano

                                    [ex Sermoneta+Norma+Bassiano]

                    36+7--   F      Borgo Tufette

 

                    42+5--   Ade    Sezze Romano

 

                    48+---   F      Casale di Priverno

                                    [ex Casale di Piperno]

                    50+---   F      Ceriara

 

                    55+028   El     Priverno

                                    [ex Piperno]

                    60+969   De     Sonnino

                    62+2--   B      Bivio Sonnino

                    66+253   Adf    Capocroce

  Stato attuale      Livello III°.   Tutta la sede ferroviaria è chiaramente rintracciabile perché corre in leggero rilevato, spesso trasformato in sentiero, nonostante sia frequentemente coperta da vegetazione spontanea. Anche i binari, seppure molto più raramente, emergono da erbacce e terriccio. In genere i fabbricati di servizio sono in buone condizioni, anche se in abbandono. Da Velletri la sede inizia completa di rotaie in quanto trasformata in asta di manovra per un centinaio di metri. La fermata di Catalini è in ottime condizioni. Le case cantoniere sono invece in pessime condizioni se non quando abitate da privati.

La stazione di Giulianello+Roccamassima è ben conservata al centro del paese ed ora sede di uffici del comune. La stazione di Priverno è in ottime condizioni ed il piazzale ancora parzialmente armato. Il fabbricato viaggiatori è sede di un’azienda privata e lo scalo merci ne è divenuto il parcheggio.

I binari del piazzale sono ancora visibili quando non coperti da terriccio. Da Priverno a Sonnino la linea é perfettamente rintracciabile senza più rotaie ed i fabbricati della stazione di Sonnino sono in discrete condizioni.

Nella parte rimasta chiusa da più lungo tempo, le tracce sono quasi totalmente scomparse come pure non appare nessuna vestigia del Bivio Sonnino. Nessuna traccia da qui a Capocroce.

La linea rappresentava il tratto intermedio del collegamento fra Roma e Terracina via Ciampino – Velletri, e costeggiava la palude Pontina sviluppandosi alle falde dei monti Lepini in un territorio semi desertico.

                   La sede fu sostituita, all’atto dell’entrata in servizio della Direttissima Roma - Napoli, da nuovi tracciati provvisori che utilizzavano i tronchi della nuova direttrice man mano che questi entravano in servizio ed infine dal tracciato più breve e veloce via Roma - Priverno+Fossanova. La vecchia linea rimase così relegata a ruoli secondari fino alla definitiva chiusura per lotti progressivi. Anche il tracciato terminale in zona di Priverno subì alcune modifiche proprio allo scopo di permettere il raccordo della Direttissima con la linea esistente. In data 17/07/1922 fu attivato un tronco di Direttissima da Formia a (Priverno Allacciamento) dove venne impiantato un raccordo provvisorio con la vecchia linea presso il Bivio Sonnino.

                   In tal modo Roma veniva messa in comunicazione con Napoli via Ciampino - Velletri - Bivio Sonnino - (Priverno Allacciamento) - Formia.

                   (Priverno Allacciamento) é una denominazione convenzionale per indicare l’origine di tale raccordo ed il termine del tronco di Direttissima proveniente da Formia, posto alla progressiva 86+972. L’itinerario deviato ebbe termine, con conseguente soppressione del raccordo su (Priverno Allacciamento), a favore dell’altro determinato dall’entrata in servizio di un ulteriore tronco di Direttissima da Priverno+Fossanova a Sezze Romano e con l’utilizzo dell’itinerario via Velletri - Sezze Romano - Priverno+Fossanova – Formia in data 28/10/1927, il che determinò la chiusura del primo tronco sul tracciato originario dal Bivio Sonnino a Capocroce. Dopo l’interruzione della guerra e successiva riattivazione in due spezzoni, l’estesa maggiore della linea, Velletri - Sezze Romano - Priverno, venne soppressa il 01/12/1957 in quanto anche i servizi locali per Terracina erano già stati deviati via Campoleone. Il tronco superstite da Priverno a Priverno+Fossanova, di cui solo quello fra Priverno e Sonnino era sul tracciato d’origine, sopravvisse fino al 01/01/1986. Tale breve tratto venne interessato da un singolare servizio locale definito in gergo "a pagnottella", formato cioè da una motrice diesel Ne 120 inframmezzata da una carrozza a due assi BI 35.000 e da una a 3 assi BDiy 67.400, oppure da un convoglio a composizione minima formato da una D245 ed una carrozza BI 35.000.

Sonnino operò come stazione di diramazione per il brevissimo tempo di 2 mesi e 15 giorni, intercorrente fra l’apertura della variante per l’ingresso in stazione di Priverno+Fossanova, datata 13/08/1927, e la chiusura del tracciato originario verso il Bivio Sonnino con prosecuzione su (Priverno Allacciamento), avvenuta il 28/10/1927.

Anche il Bivio Sonnino non operò come tale a lungo. Attivato il 17/07/1922 per l’apertura del raccordo verso (Priverno Allacciamento), venne privato della diramazione su Capocroce il 13/08/1927, quando fu attivata la variante su Priverno+Fossanova e quindi in pari data cessò il servizio di bivio. Dopo solo altri due mesi e mezzo ogni binario spariva dal Bivio Sonnino, con la chiusura del raccordo Sonnino - (Priverno Allacciamento).




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